Calamaio Carlo X, dono a Vincenzo Gioberti, 1834

Calamaio Carlo X, dono a Vincenzo Gioberti, 1834

Calamaio in bronzo a forma rotondeggiante ornato da festoni uniti fra loro da due fusioni a cera persa applicate raffiguranti due cherubini. Sul coperchio, fissato tramite cerniera, è presente il "Fleur de Lys" stilizzato, atto ad aprirlo.
Sul fondo della base di forma circolare, vi è riportata incisa la seguente dedica:
“A mon ami Vincenzo Gioberti avec un coeur reconnaissant, Paolo Pallia” e“ Brusselle, Le 5 Avril 1834”.
Stando alla data riportata è certo che questo calamaio fu donato dal Pallia, a Vincenzo Gioberti nel contesto del suo 33° compleanno.
Vincenzo Gioberti nacque infatti il 5 Aprile del 1801 e proprio nel 1834 si trovava a Bruxelles in quanto, arrestato con l'accusa di complotto nel 1833 e dopo quattro mesi di carcere bandito dal Regno sabaudo senza processo Gioberti si recò prima a Parigi e, un anno dopo, a Bruxelles dove vi rimase fino al 1845 per insegnare filosofia e assistere un amico nella direzione di una scuola privata.
Paolo Pallia fu intimo amico di Vincenzo Gioberti ed ebbe modo, durante l'esilio di quest'ultimo sia a Parigi che a Bruxelles, di incontrarlo varie volte in quanto fece anche da tramite relativamente i contatti che Mazzini teneva con il Gioberti. Paolo Pallia infatti era anche un grande amico di Giuseppe Mazzini con il quale aveva condiviso la spedizione atta all'invasione della Savoia del 3 Febbraio 1834, tesa all'uccisione di Carlo Alberto di Savoia considerato dalla Carboneria il più grande nemico della libertà.
Una nota rilevante inoltre, relativamente la dedica del pallia, è la definizione in cui viene scritta la città di Bruxelles: "Brusselle".
Bruxelles infatti in Italiano storico veniva chiamata Brusselle o Borsella.
Altezza: 16 cm e condizioni eccellenti in patina originale.

Vincenzo Gioberti fu uno dei più importanti e significativi personaggi del Risorgimento Italiano, cappellano di Carlo Alberto di Savoia, insegnante di Filosofia, Deputato, Primo Presidente Camera dei Deputati del Regno di Sardegna, presiedette il Congresso della Società Nazionale per la Confederazione Italiana, fu Presidente del Consiglio e Diplomatico. Morì a Torino nel 1852.

Paolo Pallia, fu un brillante studioso, laureatosi in Teologia a soli 17 anni e non potendo essere ordinato sacerdote per la giovane età, divenne ripetitore di filosofia, Teologo, Politico e Patriota Italiano, fu intimo amico di Vincenzo Gioberti e Giuseppe Mazzini. Morì a Bex nel 1837.

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