Binocolo UDF UZO U-Boot 7x50 BLC (Carl Zeiss) con mirino, Kriegsmarine, circa 1943

Binocolo UDF UZO U-Boot 7x50 BLC (Carl Zeiss) con mirino, Kriegsmarine, circa 1943

Binocolo U.D.F. - U.Z.O. 7x50, con mirino, prodotto da BLC, nome in codice dell’Azienda Carl Zeiss Jena (su disposizione de Oberkommando der Wehrmacht), nel 1943 circa. Questo binocolo è comunemente denominato U.D.F. (Unterwasser Doppel Fernrohr).
Fu costruito specificatamente per essere installato nella torretta dei sommergibili (U-Boot) appartenuti alla Kriegsmarine (Marina da Guerra Tedesca) ed era collegato tramite una base circolare graduata denominata (UZO- Unterseewater-Ziel-Optik) con la quale veniva misurata la rotta della nave e trasmessa automaticamente al computer meccanico di controllo posto sotto la torretta esattamente nella sala comando, e conseguentemente lanciati i siluri.
Il binocolo è costruito completamente in bronzo massiccio adatto, nel caso di un attacco improvviso e conseguente immersione rapida, di sopportare pressioni fino a 300 metri (30 atmosfere).
Il binocolo ha la messa a fuoco fissa, le lenti sono trattate con antiriflesso (questo sistema fu sviluppato e brevettato il 1° Novembre 1935 da Aleksander Smakula, membro dello staff Zeiss di Jena dal 1934) e la distanza interpupillare è regolabile mediante regolazione micrometrica.
Sulla parte destra dell’oculare è presente una leva che, spostandola sulle parole “Hell o Dunkel", si impostava il binocolo per avere un'immagine più chiara e definita, anche in condizioni di poca luce, grazie a particelle di trizio poste all’interno dell’oculare.
Questo modello ha impresso sulla parte dell’oculare sinistro U.D.F. 7x50, numero di serie e "blc" ad indicare la produzione di binocoli a marchio crittografato Carl Zeiss.

La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore, Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di precisione la piccola città di Jena, nella Turingia.
Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della Turingia come migliore strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.
Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di 30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e, alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli per il mercato civile e militare.
Grazie agli studi condotti sulla percezione della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm. Per questo motivo fu introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati. Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e importanti aziende tedesche la Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò nel 1926 la Zeiss Ikon.
Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti sparsi in più di 29 nazioni nel mondo. Dal '33 la Zeiss acquistò interesse da parte del regime nazista, che bilanciò la produzione verso gli strumenti militari. Produsse con successo binocoli con ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla pressione per gli U-Boot, binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.
Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne.
Durante la seconda guerra mondiale, numerosi furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse volte dagli Alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni. Il bombardamento di Dresda, oltre a devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon.
Il 13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche rimasero operative.

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