Doppelfernrohr, D.F. 7x50 prodotto dalla Zeiss Jena, in soli 200 esemplari, per la
Marina Austro-Ungarica (K.u.K Kriegsmarine - Kaiserlich und Königliche Kriegsmarine, che in tedesco significa Imperiale e Regia Marina da Guerra). Sulla piastra oculare sinistra, oltre al marchio Carl Zeiss
Jena, è presente la tipica marcatura "Ü.K.", seguita dai due Scudi Imperiali e la
data di accettazione 28.3.18, ovvero uno degli ultimi binocoli prodotti per
l’Impero Austro-Ungarico. Il binocolo ha una visione eccellente, nitida e collimata. E' presente, sull'oculare destro, un reticolo a croce il quale è suddiviso in 2 scale: verticale che va da -5° a +5° in multipli di 0,2° e orizzontale che va da 1°, 3° e 5°, il quale lo colloca tra i binocoli utilizzati dall'Artiglieria Costiera della K.u.K. Kriegsmarine. E’ presente anche la sua custodia originale dove all’interno sono presenti, con tutta probabilità, le iniziali di chi lo utilizzò. Rari gli originali filtri gialli per la visione in presenza di foschia/nebbia per una maggiore definizione dell'immagine.
La Carl Zeiss prende il nome dal suo fondatore,Carl Zeiss, che il 17 Novembre 1846 scelse come sede della sua fabbrica di apparecchi ottici di
precisione la piccola città di Jena, nella Turingia. Grazie al severo controllo di qualità che Carl Zeiss
impose ai suoi prodotti, arrivando personalmente a distruggere i microscopi che
non passavano i test, la neonata Zeiss divenne fornitrice ufficiale dell'Università
di Jena e ricevette nel 1861 la medaglia d'oro dell'esposizione industriale della
Turingia come migliore
strumento per la ricerca prodotto in Germania, assegnato al microscopio Stand I del 1857.
Nel 1866 venne prodotto il millesimo microscopio e il nome Zeiss
divenne conosciuto in tutti i circoli scientifici europei. Grazie agli studi
sul prisma di Porro, nel 1893 Abbe brevettò un binocolo a doppio prisma, che accentuava
la percezione della profondità. La produzione in massa di binocoli Zeiss iniziò
nel 1894, già agli inizi del Novecento ne furono realizzati più di
30.000, agli inizi della prima guerra mondiale la quota era salita a 500.000 e,
alla fine della seconda guerra mondiale, furono prodotti ben 2.260.000 binocoli
per il mercato civile e militare.
Grazie agli studi condotti sulla percezione
della luce in situazioni di scarsa luminosità, venne dimostrato che la
dilatazione media della pupilla in un adulto è di circa 7 mm. Per questo motivo fu
introdotto nel 1910 il modello 7x50 mm, rimasto sul mercato fino al 1917 con poche modifiche sui materiali utilizzati. Nel 1926 in seguito alla crisi post bellica della prima guerra
mondiale con il trattato di Versailles che mandò in fallimento molte e
importanti aziende tedesche La Zeiss acquistò la "C.P. GOERZ" e fondò
nel 1926 la Zeiss Ikon.
Nel 1937 la Zeiss aveva contatti commerciali e stabilimenti
sparsi in più di 29 nazioni nel mondo. Dal '33 la Zeiss acquistò interesse da parte
del regime nazista, che bilanciò
la produzione verso gli strumenti militari. Produsse con successo binocoli con
ottiche grandangolari per uso militare, sistemi ottici resistenti alla
pressione per gli U-Boot,
binocoli a periscopio per il puntamento dei carri armati. Inoltre macchine
fotografiche Zeiss furono montate sulle V2 per operazioni di telerilevamento delle coste inglesi.
Il 1º Novembre 1935 la Zeiss, nella figura di Alexander Smakula, brevettò un
procedimento per il trattamento dei vetri ottici dallo straordinario risultato
in termini di trasmissione della luce. Rimasto segreto militare fino al 1939 fu adottato sui binocoli per ridurre le immagini fantasma e le riflessioni interne.
Durante la seconda guerra mondiale, numerosi
furono i bombardamenti contro le fabbriche Zeiss. Jena venne bombardata diverse
volte dagli Alleati a partire dal 1944. Stoccarda venne rasa al suolo, anche
se la fabbrica della Contessa-Nettel subì pochi danni. Il bombardamento di Dresda, oltre a
devastare la città, provocò danni notevoli anche alla sede della Zeiss Ikon. Il
13 Aprile 1945 le forze militari americane entrarono
a Jena, sorprendendosi di come i bombardamenti non avessero provocato danni
importanti. Il planetario principale era in rovina, mentre le fabbriche
rimasero operative.